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  Nel 1972, a Trieste, furono organizzate numerose iniziative contro gli "Scienziati di guerra". Gli scienziati che collaboravano con il governo USA per dare idee e tecnologie per combattere in Vietnam furono oggetto di contestazione in tutta l'Europa.

L'occasione fu un convegno sulla “Visione del mondo di fisici” che il Centro di Fisica Teorica aveva organizzato a Trieste avendo come sponsor la NATO. Fu un errore, come mi confidava l'allora segretario del Centro. Fin dall'inizio dell'estate si prepararono le iniziative, con volantini e documenti rivolti ai partecipanti di un convegno. L'attività ebbe poi il suo culmine a settembre, come testimoniano i numerosi documenti e le pagine di giornale allegate: Si contestarono i partecipanti alla "Commissione JASON", in particolare gli eminenti scienziati Wigner e Wheeler (già membro del team che portò alla realizzazione della bomba atomica), che cercarono di difendersi in modo ridicolo, rifiutando la discussione.

Mostre e iniziative di piazza furono promosse in contemporanea, e in prima fila si vide il Comitato Unitario di base di Scienza.

Fu un'attività immersa in un'iniziativa internazionale, coordinata in Italia dal Prof. Bruno Vitale, di Napoli, autore del dossier allegato. Furono numerosi i fisici nel mondo che si impegnarono in un'azione critica sul rapporto tra scienza e guerra  in questo ⇒ articolo si traccia un quadro generale su tali attività.

A Trieste si stava vivendo un momento delicato: il 4 agosto un'azione terroristica aveva fatto esplodere alcuni depositi dell'oleodotto transalpino Trieste-Ingolstadt, e si viveva un'atmosfera di "pericolo terrorista", magari creata ad arte. L'inizio di settembre vide anche i massacro al villaggio olimpico di Monaco. Le nostre azioni, forti ma non violente, furono, nonostante questo, accolte con favore, anche grazie al clima favorevole al Vietnam del Nord da tempo presente in tutto il Friuli Venezia Giulia, che aveva accolto bene delegazioni di donne e sindacati vietnamiti.

Qui di seguito (in calce all'articolo completo) si raccolgono alcuni documenti su queste iniziative, che coinvolsero l'Università e la città, radunando forze politiche che difficilmente dialogavano tra di loro; si tratta di un Dossier internazionale, di alcune pagine de L'Unità [ 1  2  3  4], Lotta Continua [1  2 3] e Le Monde, che possiamo anche ingrandire cliccando sulle immagini che seguono, e di "Science for the People", di collegamenti alle schede d'archivio depositate presso l'ISREC FVG e di una relazione (politicamente orientata) di Bruno Vitale. Altri articoli furono pubblicati da Franco Quadrifoglio su Il Manifesto. Di seguito viene riportato un capitolo della "Guida" alla mostra "Prendiamo la parola", pubblicato nel 2018.

Pagine de L'Unità


Furio Petrossi Scienziati e umanità
sta in AA.VV., PRENDIAMO LA PAROLA Esperienze dal ’68 in Friuli Venezia Giulia, Gaspari Editore, 2018 ISBN 9788875416102

— Vorrei parlare di Scienza. Un Momento! Non scappate ricordando qualche insufficienza scolastica in Matematica o Fisica…
di Scienza, scienziati, umanità, responsabilità.

Vorrei parlare di Scienza e di guerra.

[Un incontro a Fisica]

Era il 1972, ormai ero all’ultimo anno di Università, o avrei dovuto esserlo perché avevo perso un po’ di tempo, e la colpa non era solo dell’attività politica. Nel 1972 ero un “cane sciolto” [non iscritto a formazioni politiche]. Era metà di luglio, avevo appena dato l’esame di “Logica delle calcolatrici digitali e teoria della programmazione”, avevo lavorato – per far pratica – con un computer grande come una scrivania con una memoria di ben 32 kB (kB!) che leggeva nastri perforati (le chiavette USB dell’epoca).

Nel corso di una riunione all’Università capitano tre persone, una un po’ più anziana [Il Prof. Bruno Vitale di Napoli] e due più giovani. Vogliono parlare con “qualcuno” di Fisica. Non li avevo mai visti prima.
Incominciano a parlarci del fisico Gell-Man [Premio Nobel per la Fisica nel 1969] e di come era stato cacciato dal Collège de France per le sue “consulenze” con il Governo USA sulla guerra nel Vietnam.

Parliamo del ruolo della Scienza nella Società, sulla responsabilizzazione degli scienziati e ci invitano a organizzare una iniziativa di solidarietà con il Vietnam a Trieste.

[Un malaugurato convegno]

L’occasione è un malaugurato convegno sulla “Visione del mondo di fisici” che il Centro di Fisica Teorica aveva organizzato a Trieste avendo come sponsor la NATO, alleanza militare occidentale [ È da dire che l’ICTP faceva parte dell’UNESCO e che a quei tempi gli USA erano usciti dall’UNESCO, e che il Direttore era cittadino di un Paese “non allineato” militarmente: insomma l’iniziativa era proprio nata male!].

A questo convegno avrebbero partecipato numerosi eminenti scienziati: Wigner (Nobel 1963), Wheeler (che aveva già partecipato al progetto per la costruzione della bomba atomica), Townes (Nobel 1964), Weinberg (che in seguito sarà Nobel nel 1979).

Questi eminenti scienziati erano membri della Commissione JASON, creata dal Governo USA per consulenze sulla difesa e che aveva prodotto numerosi documenti su come affrontare la guerra nel Vietnam.

[I documenti del Pentagono]

Della commissione JASON si venne a conoscenza dopo la pubblicazione dei “Documenti del Pentagono” nel giugno 1971. [La prima traduzione italiana di questi documenti avvenne proprio a Trieste, presso la Cooperativa Libraria]

Ho alcuni appunti della mia agenda di quei mesi, spero di non urtare la sensibilità di nessuno se cito come descrivo i fisici che vi hanno partecipato: “scellerati, criminali, che come fisici hanno dato i migliori suggerimenti perché prosegua l’aggressione nell’Indocina, consigliando le cose più mostruose”. Le frasi sembrano piuttosto pesanti, ma avevamo negli occhi ancora le fotografie della strage del villaggio di My Lai, venuta alla luce nel ’69; vi risparmio le fotografie, che potete trovare scrivendo il nome di questo villaggio su Google: 347 persone massacrate, donne, vecchi, bambini.

Avevamo in mente tutta la potenza della tecnologia e della scienza riversata nella guerra in quel Paese.

I Documenti del Pentagono chiarivano che questa guerra continuava solo perché gli USA non la volevano perdere, non c’era “democrazia da esportare”, anche visto che il Vietnam del Sud era governato da una dittatura. Gli stessi documenti riportavano i suggerimenti su una “guerra tecnologica” da intraprendere in Vietnam: barriere zeppe di bombe a frammentazione, mine antiuomo, bombe mai costruite prima, da aggiungere agli ormai tradizionali diserbanti e al Napalm.

Da parte della commissione, non forniti però da questi fisici, non mancavano i suggerimenti più terra-terra, come quello di tagliare le orecchie ai viet-cong uccisi, in modo da poterli contare.

[Documenti sotto sequestro]

All’Università il nostro “Comitato Unitario di Base (Nucleo di Scienze)” inizia a spedire materiale informativo già nel luglio ai 250 partecipanti a un seminario di “Global Analysis” al Centro di Fisica Teorica, preavvisando del convegno che si sarebbe tenuto a settembre, ma il materiale è sequestrato dal Centro e solo con la nostra minaccia di rivolgerci alla magistratura viene poi consegnato agli scienziati. Per una volta la magistratura era dalla nostra parte! Non potemmo usare però le aule del Centro, per «non turbare la serenità e la pace in cui si svolge la vita nel Centro».

Assieme alle iniziative universitarie alcuni di noi decisero di proporre delle iniziative a livello cittadino, così, assieme a Bruno Vitale ed altri, Licia Chersovani, Mirjana Carli e Furio Petrossi (lo scrivente) creammo il “Collettivo Indocina; Licia insegnava Fisica all’Istituto Tecnico, ma aveva rapporti con l’Università, come succedeva quella volta per alcuni docenti di Scuola Superiore che avevano incarichi spesso didattici all’Università, mentre Mirjana ed io eravamo studenti.

Accettò di fare da sede del Collettivo l’Istituto di Storia del Movimento di Liberazione, dove fummo accolti con grande gentilezza e aiutati, in particolare da Sergio Zucca. Il nostro materiale è ancora archiviato nell’Istituto: l’ho rivisto assieme a Giorgio Caltana, poco prima che questo caro amico venisse a mancare poco tempo fa.

[Un settembre agitato]

Nel periodo di settembre si organizzarono iniziative in tutta la città: una manifestazione che raccolse cinquecento persone, cineforum, raccolta di chinino (un antimalarico) per le popolazioni del Vietnam e molti interventi informativi.

Si cercò anche di “marciare” sul “Centro di Fisica” [un blocco della polizia fermò noi ma anche un corteo nuziale!], si contestarono gli scienziati gaglioffi, [fu letto un comunicato da Giorgio Tamburlini, studente di medicina e con ottimo accento inglese]; uno di questi inalberò un cartello dicendo che "era orgoglioso di quanto aveva fatto". Furono loro scritte anche alcune lettere, ed alcuni cercarono di minimizzare la loro partecipazione alla Commissione JASON, dissero che non erano dei “falchi” e che desideravano che la guerra nel Vietnam finisse al più presto, che erano stati altri a fare le proposte più indecenti, tuttavia non si dissociarono con chiarezza. [La cronaca è sulle pagine de L'Unità allegate e sull'articolo di Le Monde].

[E' da notare che il mese di settembre si presentava difficile sul piano politico internazionale, dopo l'attentato all'oleodotto a Trieste e la strage di Monaco al villaggio olimpico.]

Ai “tre sconosciuti” conosciuti a luglio si aggiunsero molti fisici presenti al convegno e tante persone che stavano con noi, con le nostre iniziative.

[Globale e locale]

Fu un’attività di due mesi, che però era inserita in una serie di iniziative che si svolsero in diverse parti del mondo: Parigi, Chicago, Cagliari e alcuni centri scientifici, come Varenna e Cargèse. “Pensare globalmente e agire localmente” fu una parola d’ordine conosciuta forse dopo Agenda 21 nel ’92, ma era anche la realtà di quei giorni.

Furono coinvolte, vi assicuro non senza problemi e “distinguo”, organizzazioni politiche che spesso non parlavano tra loro, comunisti, socialisti, gruppi extraparlamentari di sinistra, cattolici, lavoratori dell’Ospedale Psichiatrico. [Una visione "di parte" di queste difficoltà la potete trovare nel documento di Bruno Vitale allegato]

La cronaca la potete trovare nelle pagine di “Science for the People” del Novembre 1972 [allegata].

[Scienza per il Popolo]

“Science for the People”, “Scienza per il Popolo”: questo è il problema, perché non è che la scienza deve essere neutrale, non lo è, lo sappiamo fin dalle discussioni sulla bomba atomica, sui gas usati in guerra, sulle camere a gas, il problema è la responsabilità dello scienziato.

Uno scienziato che pensa di essere neutrale e non si occupa delle conseguenze del suo lavoro, ricorda il vecchio detto mafioso “Niente di personale, sono solo affari!”. La Scienza deve invece essere attivamente rivolta a favore delle persone, al miglioramento del mondo.

Queste giornate, scrivevo sulla mia agenda: «mi hanno spinto a ripensare a tante cose: al problema della Scienza, dell’educazione, della scuola dell’obbligo». Questi problemi e tanti altri «hanno dato una nuova spinta, un diverso slancio al mio studio». È finita che sono diventato insegnante.


 KellyMoore_DisruptingScience_estratto.pdf (0 kB) Kelly Moore, Disrupting Science
 FurioPetrossi-ScienziatiEUmanita.pdf (0 kB) War Physicists
 The-War-Physicists.pdf (0 kB) Dossier internazionale
 ScienceForThePeople_4_6-Light.pdf (0 kB) Science for The People
 U19720919_006_TS_ScienziatiGuerra.pdf (0 kB) L\'Unità 19 settembre 1972
 U19720921_011_TS_ScienziatiGuerra.pdf (0 kB) L\'Unità 21 settembre 1972
 U19720930_003_TS_ScienziatiGuerra.pdf (0 kB) L\'Unità 30 settembre 1972
 U19721003_003_TS_ScienziatiGuerra.pdf (0 kB) L\'Unità 3 ottobre 1972
 CollettivoIndocina_RelazioneBVitale.pdf (0 kB) Documento di Bruno Vitale
 238-collettivo-indocina (0 kB) Collettivo Indocina presso ISREC FVG
 Science Against The People Storia di JASON
 LeMonde19720930_TS_ScienziatiGuerra.jpg (0 kB) Articolo di Le Monde 30 settembre 1972
 LC19720919_4_TS_ScienzaGuerra.pdf (0 kB) Lotta Continua 19 settembre 1972
 LC19720921_1_TS_ScienzaGuerra.pdf (0 kB) Lotta Continua 21 settembre 1972
 LC19720922_2_TS_ScienzaGuerra.pdf (0 kB) Lotta Continua 22 settembre 1972
 LNS19721011_471.pdf_1_2_12_ScienziatiGuerra.pdf (0 kB) Liberation News Service
 AnnFinkbeiner-TheJasons_2006.pdf (0 kB) Ann Finkbeiner, The Jasons, 2006.pdf
 AV19720919_8_ProtestaScienza.pdf (0 kB) L\'Avanti 19 settembre 1972
 AV19720920_3_ScienziatiGuerra.pdf (0 kB) L\'Avanti 20 settembte 1972
 V197209_VolantinoCollettivoIndocina.pdf (0 kB) Volantino del Collettivo Indocina
 CollInd1972Contabilita.pdf (0 kB) Collettivo Indocina Contabilità
 PD19720919_2_VietnamFisica.pdf (0 kB) Primorski Dnevnik 19/09/72
 PD19720920_2_VietnamFisica.pdf (0 kB) Primorski Dnevnik 20/09/72
 PD19720921_2_VietnamFisica.pdf (0 kB) Primorski Dnevnik 21/09/72
 Ienna, G., Turchetti, S. JASON in Europe Phys. Perspect. 25, 2023
 SCIENCE, 2 Feb 1973, pp. 459-505 Jason Division: Defense Consultants Who Are Also Professors Attacked
 Sarah Bridger, Scientists and the Ethics of Cold War 2011

Due studi di JASON
 

  • Tactical Nuclear Weapons in Southeast Asia, March 1967 (via Nautilus)
      The purpose of this study is to evaluate the military consequences of a U.S. decision to use tactical nuclear weapons in Southeast Asia, under the assumption that the war remains theater-limited and that no strategic exchange occurs.
  • Air-Supported Anti-Infiltration Barrier, August 1966
      In this report we discuss a possible air-supported barrier or interdiction zone that would help to isolate the South Vietnam battlefield from North Vietnam.