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All'Università di Trieste, fin dal febbraio 1968, nel corso dell'occupazione di Lettere e Filosofia, il nodo Lezione - Esame veniva affrontato, come si può leggere nel documento "Potere Studentesco", proponendo, le "Tre abolizioni": 1) dell'autoritarismo accademico; 2) delle lezioni cattedratiche, sostituite da lezioni seminariali, con docente, studenti ed esperti 3) della distinzione fra materie fondamentali e complementari e liberalizzazione del piano di studi e dell'esame tradizionale.

"Economia e Commercio" è stata una Facoltà centrale per Trieste fin dalla "Scuola Superiore di Commercio", che nel 1877 costituì il nucleo su cui venne fondata l'Università. A ottobre del 1969 la destra perde la presidenza dell'Assemblea di Facoltà, vengono formati gruppi di studio e il lavoro preparatorio sboccherà nell'Assemblea di dicembre, in cui verrà anche decisa l'occupazione. E' questo il contesto in cui nasce la proposta che ripropone in modo più analitico una riforma della didattica centrata sui "Seminari".

Una delle motivazioni fu l'essersi resi conto dello scollamento tra Università, aspettative degli studenti, sbocchi professionali e mondo del lavoro, come descritto nella Relazione sul ruolo sociale del laureato in Economia e Commercio" pubblicata nell'articolo "La Laurea: realtà o illusione?"

Qui di seguito viene proposto l'intero documento "Il seminario come metodo di studio e di emancipazione studentesca", anche allegato come copia dell'originale. Il documento riporta anche due inserti, "La proposta per un nuovo tipo di esame e il suo controllo" e "La commissione di studio della Facoltà occupata", che propone l'istituzione di un sistema di controllo e verifica sulle modalità degli esami.

IL SEMINARIO COME METODO DI STUDIO E DI EMANCIPAZIONE STUDENTESCA

Table of Contents:

  1. PERCHE' IL SEMINARIO.
  2. IMPORTANZA DEL CONTENUTO.
  3. SCELTA DEL METODO DI STUDIO.
  4. FUNZIONAMENTO DEL SEMINARIO.
  5. ESEMPIO'DI APPLICAZIONE, delle attuali materie economiche.
  6. MODALITÀ PER L'APPLICAZIONE.
  7. SEMINARIO COME TESI.

1) PERCHE' IL SEMINARIO.

Attualmente i nostri studi sono improntati :

  1. sulla divisione delle materie;
  2. su una didattica repressiva basata sul meccanismo lezione-esame-voto;
  3. sulla mancanza di discussione delle nozioni impartite.

Leffetto di questo metodo di insegnamento è la formazione di individui senza personalità critica cioè senza validi strumenti di sintesi degli studi effettuati.

Il seminario si propone invece:

  1. di superare la divisione degli studi esaminando una certa realtà prendendo in esame un gruppo di materie, ad esem­pio quelle economiche;
  2. di superare l'attuale didattica sostituendo all'esame-ricatto un lavoro di ricerca e di discussione;
  3. abituare ad una attività di gruppo basata sull'analisi critica della realtà economico-sociale e sulla matura­zione individuale di tutti i partecipanti.

2) IMPORTANZA DEL CONTENUTO.

Nella scelta degli argomenti da trattare bisogna tener conto della maggiore o minore disponibilità della materia alla analisi critica, e al relativo dibattito.

A questo fine sono da indicare temi di viva attualità co­me ad esempio la crisi dell'industria cantieristica a Trie­ste e le conseguenze economiche delle servitù militari in Friuli.

3) SCELTA DEL METODO DI STUDIO.

Vi sono almeno due metodi xxxxxxxx per procedere negli studi di seminario.

  1. Si può passare dall'analisi del singolo fatto reale ai principi teorici generali (prassi - teoria - prassi);
  2. Si può partire dalla conoscenza degli strumenti teorici per applicarli alla analisi del fatto reale (teoria - prassi - teoria).

In questo secondo caso è necessaria la conoscenza almeno dei fondamenti dei criteri economici liberali e socialisti.

PROPOSTA PER UN NUOVO TIPO DI ESAME E SUO CONTROLLO

Lo studente propone tre argomenti del programma tra i quali il professore sceglie quello che formerà oggetto della pri­ma domanda. Vengono poi poste altre domande sempre sul programma. Alla fine dell'interrogazione la commissione propone un voto che, sia positivo che negativo, può essere rifiutato dallo studente. Se egli lo accetta, presenta la schedina e il libretto e l'esame vien registrato. Se non lo accetta non avviene alcuna registrazione onde x garantirne la ripetibilità.

 4) FUNZIONAMENTO DEL SEMINARIO.

Il gruppo di studio è aperto a tutti gli studenti, superando l'attuale divisione in facoltà.

Il gruppo di studio si autogestisce, cioè dispone dei fondi degli istituti, sceglie l'argomento da xxxxxxx trattare, stabilisce il metodo di studio, invita gli esperti a parte­cipare ai propri lavori.

Al termine dell'attività seminariale il gruppo esprime col­lettivamente un giudizio sul lavoro individuale o di grup­po che viene poi registrato dal professore.

5) ESEMPIO'DI APPLICAZIONE, delle attuali materie economiche.

Si prevede un periodo di preparazione al seminario basato sulla spiegazione di alcuni concetti-base dell'economia. Successivamente il collettivo decide il tema (o più temi) su cui verterà la ricerca e la discussione assegnando a grup­pi o a singoli lo studio stabilito.
Si svolgono infine le relazioni e il dibattito.

6) MODALITÀ PER L'APPLICAZIONE.

Su questo argomento vi sono state delle divergenze di fondo tra chi propone un'attuazione immediata del seminario e chi la rimanda al momento in cui sarà realizzato il diritta allo studio

Chi sostiene l'applicazione tempestiva di questo metodo di studio mette in rilievo il valore della vigente routine didattica del seminario improntato sull'analisi critica e sul dibattito.

Chi sostiene la necessità di rinviare l'attuazione del seminario considera, fondamentale evitare ogni ulteriore discriminazione a danno degli studenti-lavoratori e anche perchè si porterebbe un ulteriore elemento di divisione tra gli studenti con conseguente abbandono della lotta per il diritto allo studio.

7) SEMINARIO COME TESI.

Questo vuole essere un obiettivo intermedio. Si propongono delle tesi di gruppo e per gruppo di materie, valide per un periodo di sperimentazione e a carattere facoltativo. Tale seminario sembra meno discriminante per gli studenti-lavoratori in quanto riguarda un periodo limitato e non influisce in modo determinante sul valore degli studi.


LA COMMISSIONE DI STUDIO DELLE FACOLTA' OCCUPATA

Per avere una verifica della situazione di disagio e discriminazione che si verifica in genere per tutti gli esami sì propone di effettuare un controllo sugli stessi. Esso potrà essere effettuato registrando o stenografando alcuni esami in modo tale da avere un campione che verrà sottoposto all'esame e al giudizio dell'assemblea.

Si può ritenere fin d'ora che questo potrà servire in una certa misura a salvaguardare lo studente da tutta una serie di vessazioni alle quali si trova ad esser sottoposto dalla natura stessa dell'esame così come è stato concepito [ed attuato] fino ad ora.

Sia ben chiaro però che soltanto con l'attuazione del lavoro seminariale si supererà completamente questa situazione.


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