Verbale del 17.5.17 della riunione al San Marco di “quellidel68”. PRESENTI: (in ordine di entrata) Carlo Ricci, Claudio Venza, Antonio Cerini, Aldo Colleoni, Statis, Roberto Treu, Gianni Ventura, Franco Todero

Aldo informa che la riunione di un giorno a Samatorza è stata rinviata al 14 giugno in quanto molti avevano espresso difficoltà per il 24 maggio.
Claudio propone una riflessione comune sulla serata del 10/5 al Knulp.
1. Valutazione complessiva: positiva. L’alternanza canzoni-interventi ha dato un buon risultato in termini di attenzione e partecipazione (anche emotiva). Sarebbe un metodo da non dimenticare. L’affluenza è stata superiore al previsto.
2. Non tutte le canzoni hanno suscitato lo stesso entusiasmo.

Carlo è d’accordo con Claudio che “Caro padrone domani ti sparo” era troppo anatomica e scostante. Carlo ritiene poi che si dovrebbe prendere posizione sulla lotta armata degli anni Settanta dissociandosi.
Antonio e Claudio affermano che non è nostro compito e che occorrerebbe considerare troppi fattori per spiegare gli “anni di piombo” [brutta espressione per un periodo di creatività e di cultura alternativa n.d.V.].
Roberto ricorda singoli casi di militanti provenienti dal ’68 locale che hanno poi praticato la lotta armata.
Altri: Proprio perché si tratta di casi singoli non sono espressione del movimento di allora.
Franco esprime la convinzione che abbia dominato troppo l’aria nostalgica.
Per Statis è mancata la dimensione internazionale.

3. Claudio disegna i ruoli della serata: Aldo, Presidente che felicemente proclama "Dichiaro di nuovo aperta l'Assemblea!" ; Carlo Bressan, uno dei conduttori (errorucci perdonabili); Mauro, l’altro conduttore (voce bassa e rauca); Claudio, no comment; Furio, silente ma fattivo; Antonio in vivace polemica con Claudio .

4. Carlo afferma che proprio dal ’68 è cominciata la liberazione della donna con la rottura del costume precedente di repressione sessuale e depressione psicologica. Aldo ricorda l’intervento di Bruna Zorzini che ha ribadito il ruolo non secondario delle compagne di allora, come dimostrano anche gli impegni politici successivi.
Altri concordano e Carlo [che stavolta ha parlato molto] assegna una funzione di catalizzatore ai maschietti impegnati dell’epoca.

5. Commenti raccolti.
Claudio ha parlato con un militante di sinistra radicale che ha rilevato poco dibattito politico.
Altri sostengono che non era questo l’obiettivo della serata. 
Secondo Carlo c’è stata troppa melanconia e poco collegamento con temi validi anche per il presente. Canta quindi due pezzi, uno sull'alluvione del ‘66 a Venezia (e i disastri ecologici continuano) e uno sul sentimento amoroso, tema che non tramonta mai e che potrebbe interessare i giovani di oggi. Rivela di essere intonato.

6. Si ricorda che è stato girato un video, gestito da un giovane contattato da Carlo Bressan, e che la proposta di Furio [mi pare] sia quella di ricavare cinque minuti da mettere sul sito, un quarto d’ora per youtube e l’intera registrazione come nostro archivio. Si ricorda che Carlo ha parlato di varie spese. Antonio sostiene che nell'ambito di alcune centinaia di euro possiamo provvedere con nostre sottoscrizioni. Claudio concorda e ribadisce che “non siamo poveretti”. Lamenta poi che non si sia pensato di raccogliere fondi passando con una cassetta tra i presenti e che non bastava invitare a portare i contributi al tavolo.

7. Statis, da poco tornato da Atene, mostra il giornale greco comunista “Alba” che riporta un’intera pagina, in un numero di dicembre 2016, dedicata a ”quellidel68”. Si fotografa e si manda a Furio che non aspetta un minuto per mettere sul sito questa dimostrazione dell’interesse dell’Europa del Sud verso ciò che avviene a Trieste.

8. Si conclude alle 12 e Claudio, dopo aver pagato il conto, raccoglie 45,60 euro che aggiunge ai 110 (circa) già presenti nella cassa da lui gestita. [Se ogni volta si procedesse così, avremmo qualche fondo in più]


Claudio, verbalizzatore nominato da Aldo, ma già rassegnato…