Riportiamo integralmente il test dell'articolo de "Il Piccolo" di Trieste del 14 dicembre 1968, pagina 4
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Il Piccolo 14 dicembre 1968GIORNATA DI TENSIONE MA SENZA INCIDENTI ALL'UNIVERSITÀ'
«Contestata» l'inaugurazione ufficiale da un assemblea studentesca all'Ateneo
Si è riunita nell'Aula Magna, «strappata» al Rettorato L'Istituto di chimica occupato da insegnanti e assistenti

L'Università è in agitazione e il fermento interessa ormai vaste componenti dell'Ateneo, dai docenti e dagli assistenti, agli studenti. La mancata cerimonia inaugurale del nuovo anno accademico, che avrebbe dovuto svolgersi stamane ed è stata invece sospesa dal Senato accademico per prevenire possibili disordini, anche perchè gli studenti avevano chiesto l'uso dell'aula magna stamane alla stessa ora prevista per la cerimonia, per tenervi le loro assemblee generali, non ha placato l'atmosfera, anzi. Ieri sera infatti la situazione è precipitata e gli studenti, per la prima volta nella storia del nostro Ateneo hanno tenuto nell'aula magna un'assemblea e dal canto loro, professori incaricati e assistenti — per protesta nei riguardi della posizione assunta dal Senato accademico e per sottolineare la gravità dei problemi dell'Università — hanno deciso di occupare l'Istituto di chimica. A questa duplice azione di protesta hanno preso parte rappresentanti di tutte le Facoltà.


Al termine delle discussioni, l'assemblea generale degli studenti ha emesso ieri sera questo comunicato: «Nonostante la serrata dell'Istituto di chimica applicata, improvvisamente decisa nella mattinata di ieri, l'assemblea generale degli studenti dell'Università di Trieste si è regolarmente riunita dapprima nell'aula «F» del blocco centrale dell'Ateneo. Successivamente veniva deciso di trasferire l'assemblea nell'aula magna: di fronte al fermissimo atteggiamento degli studenti, il Rettore è stato costretto a concedere quest'aula. Per la prima volta l'aula magna è servita dunque per l'assemblea degli studenti dell'Università di Trieste. Ai lavori, svoltisi in un'atmosfera di assoluta serietà, hanno partecipato più di cinquecento studenti. Nell'aula magna si ritroveranno nuovamente lunedì 16, alle ore 15, tutti gli studenti unitamente al personale docente e ricercatore dell'Università».
Quasi un... «bollettino della vittoria» da parte degli studenti, insomma, diramato al termine di una giornata calda, ma priva di incidenti e che merita di essere raccontata. Come menzionato, gli studenti avevano preannunciato per le 17 una riunione generale nell'aula di chimica applicata, ma già in precedenza, alle 14, avendo trovata chiusa quella parte dell'edificio, si erano riuniti in una altra aula, più piccola, che non poteva, certo contenere i 600 studenti circa convenuti alla riunione. Una rappresentanza studentesca aveva quindi chiesto al Rettore il permesso di accedere all'aula magna e, avutone un rifiuto (è stato loro proposto di riunirsi nella vecchia mensa), gli studenti hanno allora deciso con una mozione di entrare nell'aula magna «ad ogni costo». Quando si accingevano a forzare la porta d'ingresso, sono state infine aperte loro le porte e quindi, alle 20, è iniziata l'assemblea.
Nel frattempo anche professori incaricati e assistenti stavano tenendo una loro assemblea, nella quale è stato deciso di occupare l'Istituto di chimica. Informati di ciò da una
delegazione dei docenti, gli studenti a loro volta hanno votato a larghissima maggioranza una mozione di adesione alla azione dei professori e assistenti. Alla loro prima riunione generale nell'aula magna, gli studenti hanno voluto dare il significato di inaugurazione ufficiale dell'anno accademico e la assemblea si è conclusa, aggiornando i lavori a lunedì pomeriggio. Nell'Istituto di chimica occupato a tempo indeterminato sono invece rimasti, per trascorrervi la notte professori incaricati e assistenti.
L'azione studentesca in particolare ha inteso di protestare contro «indifferenza con cui il Senato accademico si apprestava nuovamente a inaugurare l'anno accademico con una cerimonia vuota nella forma e nella sostanza.


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