Verbale del 6 settembre 2017 - Presenti: Aldo Colleoni, Ilvio Bidorini, Viviana Valente, Carlo Ricci, Stathis Loukas, Bruna Zorzini, Anna Canu, Antonio Cerini, Giorgio Caltana, Mauro Gialuz, Clara Germani, William Starc, Claudio Venza
Aldo ricostruisce le importanti lotte degli studenti medi di Udine, poi giunti all’Università di Trieste, e le rivendicazioni del primo Corso di laurea di Economia, (poi Facoltà) di Lingue aperto a Udine nella primavera del 1970, poco dopo l’occupazione del corpo centrale .
Anna relaziona sui lavori per la Mostra svolti a Udine con Furio, Fulvio e Carlo. Sono state visitate delle sale del palazzo Morpurgo, di fronte al Municipio che sono sembrate molto adatte. Furio ha redatto due diversi tipi di documenti per dare una prima idea dei contenuti (v. allegati e qui in una versione provvisoria; il format definitivo potrebbe essere molto diverso).

Sono stati presi contatti con il Comune di Udine per avere informazioni sulla “lista della spesa”, cioè i costi da sostenere per una Mostra di tipo professionale. Altro contatto con l’ERPAC (Ente Regionale Per le Attività Culturali) con il quale si potrebbe allestire la Mostra. L’Ente ha un personale preparato all’uopo. La Regione procederà a un bando per un tema collegato al cinquantenario del ’68 e valuterà la lista dei progetti e dei proponenti. L’Associazione “Centro Documentazione e Archivi Quelli del ‘68” intende quindi presentarsi. Si è ipotizzato di aprire, a Udine, il 15 marzo e di chiudere il 25 aprile, data nella quale in città c’è una manifestazione importante sulla Liberazione.
Si è poi aperta una discussione sulla possibile localizzazione a Trieste.
Stathis ha ricordato che la Sala Xenia della Comunità greca, all’inizio di via Mazzini, potrebbe essere una buona soluzione.
Aldo e Claudio hanno concordato. Non si conosce il prezzo dell’affitto. Il Magazzino delle Idee è sembrato troppo dispersivo.
Mauro (giunto dopo un po’), ha ricordato che il Comune di Trieste dispone di due sale centrali come il Palazzo Gopcevic e il Costanzi; la concessione dipende dal Comune, magari anche in accordo con Assessorato alla Cultura della Regione. Inoltre c’è una sala mostre in via Torrebianca al pianterreno.
Ilvio ricorda che il Circolo Che Guevara aveva utilizzato la bella sala della Biblioteca di Largo Papa Giovanni.
In generale si pone il problema della custodia e delle relative spese e si è detto che se l’iniziativa è appoggiata da un ente pubblico questi dovrebbe impegnare proprio personale.
Claudio propone che le attività di custodia e di guida siano svolte dai membri aderenti a “Quelli del ‘68”. Qualcun* risponde che dipende dalle disposizioni dell’Ente ospitante e che comunque l’età e le forze disponibili al nostro interno sono alquanto scarse.
Claudio ribatte che l’effetto della Mostra è ben diverso se a fare da guida sia uno di noi per comunicare meglio con i visitatori.
Le date proposte da Anna per Trieste, e su cui concordano molti dei presenti, sono: apertura il Primo maggio e chiusura il 2 Giugno, entrambe ricorrenze significative. Il Primo maggio a Trieste vede tradizionalmente una grande partecipazione e se si svolgerà alla Xenia, si potrebbe fare in modo di passare davanti con il corteo.
Mauro ritiene che il Primo maggio non sia adatto.
Sulla sala e sulle date si discuterà nella riunione del 20 settembre.
A questo punto Anna fa leggere quanto scrittole da Furio riguardo altri aspetti dell’iniziativa [ I materiali a nostra disposizione sono ampi per quanto riguarda volantini, documenti, fotografie, pagine di giornale. Bisogna invece al più presto individuare i materiali mancanti, in particolare manifesti e oggetti (abbiamo già un ciclostile). Ci sono persone di riferimento con cui prendere contatto per i materiali: Claudio Erné, Sergio Ferrari, i referenti dell'archivio del Primorski dnevnik, Archivi RAI (su cui potrebbe dare indicazioni la Regione), la vedova di Toffoletti (con cui è previsto un incontro verso metà settembre), Della Mea (ex casa dello studente), Fabio Battellini, Enzo Rivelli e il Saranz. Per chiarire gli aspetti del '68 udinese è necessario avere un incontro con Andrea Valcic ed eventualmente con Capuozzo. Per la sorveglianza e la sicurezza sono stati presi contatti (per Udine) con l'AUSER, in quanto è necessario un patentino. Si potrebbe dare spazio nella prima parte della mostra agli eventi (Modernizzazione, Legge Codignola - del dicembre '69 - ecc.) che hanno portato ad un cambio della base sociale degli iscritti all'Università di Trieste].
Mauro comunica inoltre che l’Istituto Regionale per la Storia della Liberazione nel FVG ha aderito e ha stanziato 500 (cinquecento) euro.
Si apre poi un lungo elenco di fonti da raccogliere e consultare (Archivi pubblici e privati, raccolte di giornali, documenti presso ex militanti e/o i loro eredi, archivi fotografici, oggetti, ecc.). Per lavorare su queste fonti si sono proposte varie presenti, tra cui Bruna, Anna, Clara,

Claudio Venza


PS. Al termine della riunione Venza ha raccolto i contributi per pagare le consumazioni. L’avanzo di 24 euro sono stati aggiunti
alla cassa di “Quellidel68”. (In totale sono 281,50 euro). Fuori riunione è sorta una discussione sull’esistenza di tale cassa. Tema
da riprendere.


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