Il ’68 e alcune parole , che lo hanno contrassegnato , come liberazione, emancipazione, diritti, uguaglianza, occupazione, immaginazione continuano a far discutere e anche a dividere .
La sede RAI del Friuli Venezia Giulia presenta domenica 9 dicembre alle h 10.30 su RAI Tre la seconda parte del documentario “ Il vento del 68 : come eravamo “ di Antonia Pillosio prodotto dalla sede RAI Friuli Venezia Giulia e in replica mercoledi alle 21.45 su RAI Tre Bis .
Nel 68 Udine, Grado, Lignano , e altri luoghi diventano occasioni di protesta, ma anche di festa . Paolo Medeossi racconta “ Il 68 udinese e friulano puo’ cominciare sicuramente tre anni prima con le manifestazioni popolari e studentesche per chiedere l’Universita’ a Udine. “ E sottolinea lo storico Gianfranco Ellero “ Tutto fu determinato da un’uscita dalla logica politica..quando gli studenti scendevano in piazza a Udine , oggi e’ normale, ma allora era un’assenza ingiustificat. Ci furono petizioni al Provveditorato per spiegare che i ragazzi erano andati via dalle scuole per una nobile causa che era quella di chiedere di poter studiare a livello superiore anche a Udine.”
Toni Capuozzo “Siamo quello che siamo oggi , nel bene e nel male perche’ siamo passati attraverso alcuni momenti in cui la storia ha un sussulto , il 68 e’ stato uno di questi.”
Dal punto di vista legislativo i risultati delle lotte di quegli anni nella societa’ di oggi li viviamo ancora oggi . Forse con poca consapevolezza di quante lotte abbiano comportato.
“ Per quanto riguarda le donne –afferma la storica Alessandra Kersevan - la riforma del diritto di famiglia , il divorzio poi la legge sull’aborto sono stati dei passi importanti, su cui si puo’ essere d’accordo o no con il contenuto , ma hanno costituito dei momenti fondamentali per il cambiamento della condizione della donna nella famiglia .”
Per i giovani non ci fu solo il senso della liberazione da un controllo autoritario, ma anche la gioia e l’emozione dell’incontro con l’altro.
Il 68 e’ stato un movimento antiautoritario e anti-istituzionale che ha scosso il mondo degli adulti. Ma se ha potuto farlo è perché quel mondo era già in crisi.
Il documentario si avvale di materiale fotografico inedito proveniente da Teche RAI , da diverse collezioni private , dall’ archivio Cinemazero –Pordenone, dal Fotocineclub di Lignano , dall’archivio della Cineteca del Friuli , dall’archivio dell’ Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e dell’ Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea del Friuli Venezia Giulia, dalla Fototeca dei Musei Civici di Trieste , e dai quotidiani d’epoca .