Resoconto della riunione di “Quellidel68” al Caffè San Marco. 14.12.16

Presenti: Gianni V., Giorgio T., Ilvio B., Dario V., Patrizia B., Antonio C., Berto F., Mauro G., Furio P., Claudio V., Giorgio C., Gianfranco T., Statis L.

Problema di diversi presenti (almeno tre) per collegarsi al Sito e alla Mailing List. Furio P. prenderò contatto con gli “esclusi” per risolvere individualmente i problemii.

Discussione

  • Mauro G.: propone di formare due Commissioni di Studio (CdS) con alcuni membri dell’Assemblea. Si intende che sono C. aperte, ma con qualche nome sicuro in partenza. La C1 tratterebbe un tema così definito: “Evoluzione della situazione studentesca locale dal 1965 al 1972” e dovrebbe essere formata da Antonio C., Gianfranco T., Claudio V. che hanno espresso la loro adesione.
  • Un aspetto importante da considerare è la crisi della rappresentanza che in questi anni viene svuotata: si aboliscono vari organismi rappresentativi, ormai superati dagli eventi, si dà vita ad un movimento con altre pratiche di organizzazione e di azione.
  • Furio P.: occorre definire bene a chi ci rivolgiamo in quanto i lavori delle C. devono tener conto dei destinatari del lavoro.
  • Mauro G.: penso ad una riflessione interna a questa Assemblea sul come si acquisisce una coscienza. Ciò vale anche e soprattutto per la Seconda C. (che definirei “Il nostro ’68 di fronte all’attuale mondo” n. d. verb.). In particolare si potrebbe esaminare il diffuso disagio giovanile e la triste situazione delle periferie dove spesso una certa rabbia si scarica contro i migranti e i soggetti più deboli.
  • Gianfranco C.: vedo la Seconda C. molto legata alla prima in quanto sarebbe da dare una logica all’uscita dalla rappresentanza: essa fu conseguenza di motivi economici e sociali allora presenti. Lo scenario era abbastanza semplice: eravamo antagonisti al capitalismo. Poi certi lo volevano distruggere e altri riformare. Oggi tutto sembra diverso con un capitalismo indefinito e un collante ideologico assente. Gran parte dei giovani vivono in una terra di mezzo tra malessere e ammortizzatori sociali, familiari specialmente.
  • Mauro G.: sono d’accordo sulla disomogeneità dell’attuale contesto sociale. (Nota: si tratta poi di varie questioni attinenti i lavori prossimi della C.2)
  • Furio P.: ricordo che allora, nel 1968-69, si manifestarono due metodologie organizzative. Da un lato c’era un’articolazione fluida con l’A.Gen., le Comm. di Studio, le A. di facoltà, i Comitati di lotta, dall’altro agivano la Sezione del PCI che partiva da Lettere nel ’68 e altri raggruppamenti politici e sociali che poi ebbero peso nel ‘71-72, nel corso delle mobilitazioni dell’intero Ateneo nel Corpo Centrale. Voglio precisare che si parla molto di Assemblea dove ognuno avrebbe dovuto essere uguale e paritario, ma ci furono iniziative volte a dirigere le A. G. con una tattica più favorevole ad alcuni partecipanti.
  • Claudio V.: una cosa sarebbe preparare correttamente lo svolgimento proficuo dei lavori assembleari, un’altra manipolare, con trucchetti e accordi precedenti, il suo funzionamento
  • Furio P.: nella mia esperienza, che cercherò a breve di ordinare in un sintetico Curriculum Vitae, si concretizzò un gruppo interfacoltà, di cui era punto di riferimento Franco S. che durò a lungo, poi si sciolse alla fine del '71 e i componenti scelsero vie diverse: Lotta Continua, Avanguardia Operaia, Partito Comunista, ecc.
  • Mauro G.: occorre prendere atto che nei Comitati di Lotta delle Facoltà si verificò una certa affinità fra compagni con una tendenza simile. Ciò era naturale, così come il tentativo di influenzare con una serie di interventi coordinati l’A.G. Solo qualcuno parlava a titolo puramente personale e poi riscontrava il grado di consenso alle sue proposte. Però, alla fine, trovavamo una sintesi nella definizione degli obbiettivi comuni.

Varie: 
Giorgio C. comunica che domani alcuni dei presenti si troveranno all’Istituto SMLI (“della Resistenza” per brevità) al fine di cominciare la raccolta dei documenti che circolano tra di noi sul ’68 e dintorni. -
Furio P. pone la questione se all’Istituto vanno dati gli originali o meno. Prevale poi la linea della consegna degli originali e della conservazione delle copie. -
Patrizia B. e Dario V. rendono noto di avere inviato ieri un Curriculum Vitae. -
Antonio C. dichiara che farà il suo entro tempi brevi. NOTA: Claudio V., (incaricato cassiere la scorsa riunione in quanto nessuno voleva farlo!) informa che la cassa dispone ora di ben € 76,10. Ad ogni riunione si raccolgono graditi contributi.
Testo scritto salvo errori e omissioni. Sono gradite integrazioni.