Claudio V. ci fa conoscere un libro pubblicato negli anni a ridosso delle lotte studentesche (1); il libro ricorda la difficile e insolita nascita del movimento del '68 a Trieste, città caratterizzata da "solitudine geografica" e ipoteche nazionaliste.

Gli anni '60 iniziano a livello internazionale con forti tensioni, quali quelle sul Vietnam e quelle per i diritti Civili che avranno la loro influenza in Italia.

Nel 1966
Anno triste il '66 a Trieste, clima quasi di guerra civile per la chiusura dei cantieri navali. Sul piano studentesco è l'anno dell'occupazione di Sociologia a Trento e del giornale studentesco "La Zanzara". A Trieste nel '66 l'organismo rappresentativo degli studenti era condizionato dalle destre; per farlo riconoscere dal Rettore era stata necessaria un'occupazione di ateneo, la prima fino allora. L'organismo ebbe breve vita. Si chiuse nel '67, mentre altrove in Italia la contestazione studentesca iniziava a crescere a Pisa, Torino, Milano, Roma e Napoli.

I primi mesi del '68
Per I libri sul '68 di Claudio V.far rinascere l'organismo di rappresentanza, nel febbraio del '68, su ispirazione delle ACLI della FGCI (cattolici e comunisti), si convoca un'assemblea studentesca che approva una mozione di occupazione. Il 26 febbraio viene occupata Lettere: all'occupazione fa seguito una serrata. L'occupazione ha per un certo tempo grande presa tra gli studenti e si chiude dopo due settimane, mentre brevi occupazioni si ebbero in aprile a Fisica, Chimica e Magistero, su problemi soprattutto inerenti la didattica. Intanto a marzo a Roma gli scontri di Valle Giulia sembrano mettere in questione il problema delle forme di lotta e della loro repressione da parte delle autorità.
Dopo il maggio '68
Dopo questo primo fuoco inizia la volontà di alcuni gruppi di studenti di unirsi e sostenere le lotte operaie. Ormai il "maggio francese" aveva mostrato una prospettiva antiautoritaria inaspettata.
Anche se i fatti successivi che qui ricordiamo si svolsero a Trieste, non dobbiamo dimenticare la forte presenza di non-triestini all'Università, i "fuori sede", che ebbero un ruolo determinante negli eventi successivi.
Nell'appoggio ai lavoratori, dopo la contestazione dell'inaugurazione della "Fiera di Trieste" gli studenti parteciparono a cortei e barricate; a metà novembre è l'ora degli studenti della scuola superiore, dopo i fatti di Avola.
Gli universitari cominciano la contestazione a metà dicembre, costringendo il Rettore a rinunziare all'inaugurazione ufficiale dell'anno accademico. Una grande assemblea il 13 dicembre darà inizio ad una nuova fase del movimento.

Il libro non procede oltre: è stato scritto nel 1969. Per ricordare quello che abbiamo vissuto nel periodo successivo raccoglieremo materiale, racconteremo la nostra esperienza in altri documenti che metteremo in questo sito.

Articoli sull'occupazione di Lettere all'inizio del '68:

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(1) C.Oliva, A. Rendi, Il movimento studentesco e le sue lotte, Feltrinelli, 1969, pagg. 106-108