IL MIO '68
Partecipazione con il mio partito, nato nel 1966, Partito Comunista d' Italia (m.l.), alla lotta in difesa dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico contro il piano C.I.P.E. ( comitato interministeriale per la programmazione economica ) che ne prevedeva la chiusura.
Incarcerato nel giugno '68 nel carcere mandamentale di via del Coroneo.

Con me compagni di Verona, membri come me dello stesso Partito, il partigiano Alberto Sartori (ex comandante partigiano Carlo – medaglia d'argento al valor militare), assieme a Piero P. che poco prima ero riuscito a convincere ad uscire dall'area PSI ed entrare nel Partito ml.
Nel marzo dello stesso anno avevo partecipato all'occupazione della facoltà di Lettere, in via dell'Università, anche in solidarietà con il movimento della Sorbona a Parigi.

C.V.
Dal 1966 fui dirigente del movimento m. l.
Poiché provenivo da una famiglia di comunisti (nel 1922 ci fu l'assassinio da parte degli squadristi di Giunta, di mio nonno paterno, consigliere comunale comunista Odorico Visintini – c'è una targa ricordo nel palazzo del Comune ) entrai nel PCI (1961)per uscirne nel 1966 per andare a dirigere il movimento m.l.
Forse anche questo favorì il mio arresto nel 1968, con l'invenzione da parte dei questurini di Guida ( il questore fascista che poi, nel '69, fu questore a Milano - consideriamo l'assassinio di Pinelli). - Accusa per il mio arresto : violenza per aver tirato sassi contro le cosiddette Forze dell'ordine.

PROSPETTIVE
Non rinnegai mai, né oggi lo faccio, il mio passato politico. Oggi, con l'appoggio per me importantissimo, della mia compagna Patrizia, sono in contatto con i movimenti progressisti attivi – NO TAV di Valle Susa ed altrove,con chi lotta per l'emancipazione del Sud Italia e del Sud del mondo, ho costruito assieme ad altri compagni un rapporto con il movimento dei Curdi, con i Greci anticapitalisti. Importante a questo proposito il Convegno realizzato nel gennaio 2012 sulla Questione Meridionale ( vedere allegato)e prima ancora, nel 1999 fu importante la solidarietà con la lotta contro il bombardamento della Serbia – Jugoslavia, che ebbe l'appoggio dell'allora governo D'Alema.
Contro il bombardamento della fabbrica Cervena Zastava a Kragujevac, si fece uno striscione su idea della mia compagna: INTERNAZIONALISMO E' SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI BOMBARDATI.
Oggi sono un anziano combattente, non ancora in pensione dalla politica, che cerca ed in parte riesce a passare il testimone a compagni di altre generazioni........stando comunque sempre attento a ciò che succede in Italia e nel mondo.
Non mi sento ancora, se si può dire, “fuori dalla Storia”.